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Dr. Lorenzo Chiaravalli

Agopuntura

Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano e specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e Terapia del Dolore presso l’università di Milano-Bicocca.

Esperienza ventennale come dirigente medico Anestesista-Rianimatore presso un grande ospedale universitario e successivamente come libero professionista presso altre strutture.

Diploma triennale in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese presso la scuola AMAB di Bologna.

Iscritto all’albo Medici Agopuntori presso l’Ordine dei Medici Chirurghi di Milano.

1. Cos’è l’agopuntura.
L'agopuntura è una pratica medica antica, originaria della Cina, che utilizza l'inserimento di aghi sottili in specifici punti del corpo per trattare una varietà di malattie e disturbi.
Ha un ampio spettro di applicazione, buoni risultati terapeutici e rarissimi effetti collaterali. Numerose pubblicazioni scientifiche ne dimostrano la sicurezza e l’efficacia nei confronti di diverse patologie ed il suo valore terapeutico è oggi riconosciuto a livello mondiale.
La medicina tradizionale cinese attribuisce all'agopuntura l’effetto di ripristinare l’equilibrio energetico dell’organismo grazie alla stimolazione di specifici punti dislocati sia lungo i canali energetici (meridiani) sia al di fuori di essi.
La scienza moderna, tuttavia,  ha fornito sempre più prove dei reali effetti biologici e biochimici dell'agopuntura, quali:
 stimolazione della produzione di sostanze analgesiche endogene (endorfine, dinorfine, encefaline, ecc)
 liberazione di sostanze antinfiammatorie da parte delle cellule
 liberazione di neurotrasmettitori e neuromodulatori
 blocco della trasmissione della sensazione dolorifica

2. Come funziona una seduta di agopuntura.

La prima seduta è diversa da tutte le altre perché prevede una fase preliminare in cui il medico agopuntore indaga lo stato di salute del paziente ed esegue l’anamnesi medica, oltre all’esame obiettivo: questa fase preliminare ha un'importanza fondamentale, in quanto fornisce al terapeuta le informazioni necessarie per stabilire i punti su cui agire.
Si procede poi con l’infissione di aghi sterili, monouso e senza medicamenti, in particolari punti del corpo.
La procedura non è dolorosa e la presenza degli, una volta inseriti, non viene più percepita.
Il numero di aghi, la loro sede e la profondità di inserimento dipendono dalla patologia trattata e dalla sensibilità di ciascun paziente.
Ogni trattamento ha una durata media di circa 20-30 minuti durante i quali il paziente si rilassa e, spesso, si assopisce.
La frequenza ed il numero delle sedute variano a seconda della patologia trattata, della sensibilità individuale del paziente e dello scopo che si vuole ottenere.

3. Principali indicazioni dell’agopuntura

L'agopuntura è utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni e disturbi, tra cui:
• Dolore cronico come la lombalgia, la cervicalgia ed i dolori articolari (spalla e ginocchio).
• Cefalea ed emicrania: in questo campo è stato dimostrato che l’agopuntura ha efficacia pari alle terapie farmacologiche.
• Dolore cronico del pavimento pelvico.
• Fibromialgia.
• Disturbi del sonno.
• Nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia o gravidanza.
• Sindrome premestruale: l'agopuntura può aiutare a ridurre i sintomi quali dolori addominali, irritabilità e cambiamenti d'umore.
• Disturbi dell'umore: l'agopuntura può aiutare a ridurre l’ansia.
• Malattie respiratorie: l'agopuntura può aiutare a migliorare i sintomi di alcune malattie respiratorie croniche, specialmente su base allergica.
• Malattie gastrointestinali: l'agopuntura può aiutare a ridurre i sintomi di alcune patologie, come la colite ulcerosa, il morbo di Crohn o la sindrome del colon irritabile.
• Malattie della pelle: l'agopuntura può aiutare a ridurre i sintomi di alcune malattie della pelle, come l'eczema e la psoriasi.
• Infertilità: l'agopuntura può aiutare a migliorare la qualità degli ovuli e degli spermatozoi e aumentare le possibilità di concepimento.

L’agopuntura non va intesa come un sostituto delle terapie convenzionali, bensì come una integrazione delle stesse, con l’obiettivo di ridurre i sintomi e, quando possibile, anche il numero dei farmaci assunti.

4. Chi può praticare l’agopuntura.

In Italia, l'agopuntura è considerata “atto medico”  (sentenza 154696 II Sezione penale Corte di cassazione del 19 luglio 1982) e pertanto può essere praticata esclusivamente da professionisti laureati in Medicina e Chirurgia e formati attraverso corsi triennali post laurea riconosciuti dal Ministero e dagli Ordini dei Medici.
I Medici Agopuntori sono iscritti all’Albo delle Medicine Non Convenzionali presso l’Ordine dei Medici di appartenenza.


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